mercoledì 28 aprile 2010

Hapshash and The Coloured Coat

Hapshash and The Coloured Coat è un team di grafici inglesi formato da Michael English e Nigel Waymouth.


Michael English, a sinistra, e Nigel Waymouth, al centro, con il produttore Guy Stevens.

I due si incontrano alla fine del 1966 quando English dipinge la vetrina della più famosa boutique psichedelica di Londra, "Granny Takes a Trip", in Kings Road, Chelsea, il cui socio è Waymouth.
Lavorano prima con il nome di Cosmic Visions, poi Jacob and the Coloured Coat, per diventare infine Hapshash & The Coloured Coat. I loro lavori furono stampati e distribuiti dalla Osiris Visions, sezione underground della International Times.

Le loro immagini surreali sono caratterizzate da curve e linee vorticose di colori vivaci di forte influenza Art Nouveau. Le loro illustrazioni furono utilizzate per i manifesti dei concerti delle più importanti band psichedeliche ed underground dell'epoca come Pink Floyd, Spooky Tooth, Soft Machine, Jimi Hendrix, Julie Felix, ed inoltre per l'UFO Club e la rivista Oz di Londra.




Nel 1967 pubblicano l'album "Hapshash and The Coloured Coat: Featuring the Human Host and the Heavy Metal Kids", seguito nel 1969 dall'album "Western Flier".

Nel 2000 le loro opere sono state esposte al Victoria and Albert Museum.






lunedì 26 aprile 2010

Blythe Doll per Alexander McQueen



Campagna pubblicitaria per la linea McQ di Target, febbraio 2009

















giovedì 22 aprile 2010

Io e Andy Warhol



Non vado mai a pezzi, perché non sono mai tutto intero.

La vita è troppo breve per prendersela per uno stupido errore.

Quando sono buono, sono molto buono, ma quando sono cattivo sono addirittura meglio.

Ho quella disperata sensazione che niente abbia senso. Allora decido di innamorarmi, ma è troppo difficile. Voglio dire, pensi costantemente a una persona ed è soltanto fantasia, non è reale, e poi diventa una cosa così coinvolgente, devi vederla di continuo e va a finire che è un lavoro come un altro.

Truman Capote dice che può avere chiunque voglia. Io non voglio chiunque posso avere.

Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo:"Che cosa avrò sbagliato?"

Io ho la malattia sociale. Devo andare fuori tutte le sere. Se sto a casa una notte comincio a parlare coi miei cani. Una volta sono stato a casa per una settimana e i miei cani hanno avuto un collasso nervoso.

Sono una persona profondamente superficiale.

Se raccogliessero tutte le frasi che ho detto capirebbero che sono un idiota e la smetterebbero di farmi domande.

martedì 20 aprile 2010

Robert McGinnis





Robert Edward McGinnis è nato nel 1926 a Cincinnati, Ohio, Stati Uniti.
Studia Belle Arti alla Ohio State University e segue l'apprendistato alla Wald Disney Studios.
Grazie all'incontro con Mitchell Hooks nel 1958, inizia la sua carriera come illustratore alla Dell Publishing.
E' noto per la grafica di oltre 1200 copertine di libri ed di 40 locandine di film, inclusi Colazione da Tiffany (il suo primo incarico), Barbarella, James Bond e Matt Helm.



domenica 18 aprile 2010

Adoro questa pubblicità: Audi A3 1.6 TDIe

Adoro questi disegni...



ma ancora di più adoro questa canzone...




"The cat came back" Fred Penner


Old Mister Johnson had troubles of his own
He had a yellow cat which wouldn't leave its home;
He tried and he tried to give the cat away,
He gave it to a man goin' far, far away.

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

The man around the corner swore he'd kill the cat on sight,
He loaded up his shotgun with nails and dynamite;
He waited and he waited for the cat to come around,
Ninety seven pieces of the man is all they found.

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

He gave it to a little boy with a dollar note,
Told him for to take it up the river in a boat;
They tied a rope around its neck, it must have weighed a pound
Now they drag the river for a little boy that's drowned.

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

He gave it to a man going up in a balloon,
He told him for to take it to the man in the moon;
The balloon came down about ninety miles away,
Where he is now, well I dare not say.

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

He gave it to a man going way out West,
Told him for to take it to the one he loved the best;
First the train hit the curve, then it jumped the rail,
Not a soul was left behind to tell the gruesome tale.

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

The cat it had some company one night out in the yard,
Someone threw a boot-jack, and they threw it mighty hard;
It caught the cat behind the ear, she thought it rather slight,
When along came a brick-bat and knocked the cat out of sight

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

Away across the ocean they did send the cat at last,
Vessel only out a day and making water fast;
People all began to pray, the boat began to toss,
A great big gust of wind came by and every soul was lost.

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

On a telegraph wire, sparrows sitting in a bunch,
The cat was feeling hungry, thought she'd like 'em for a lunch;
Climbing softly up the pole, and when she reached the top,
Put her foot upon the electric wire, which tied her in a knot.

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

The cat was a possessor of a family of its own,
With seven little kittens till there came a cyclone;
Blew the houses all apart and tossed the cat around,
The air was full of kittens, and not a one was ever found.

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

The atom bomb fell just the other day,
The H-Bomb fell in the very same way;
Russia went, England went, and then the U.S.A.
The human race was finished without a chance to pray.

But the cat came back the very next day,
The cat came back, we thought he was a goner
But the cat came back; it just couldn't stay away.
Away, away, yea, yea, yea

giovedì 15 aprile 2010

Simon's Cat

Il mio gatto tutte le mattine...

domenica 11 aprile 2010

Tuli-Poni

design Ronald Van der Hilst per Ceramica Bardelli.

"Una rosa è come un cane.
Fa quello che ti aspetti.
Un tulipano è come un gatto.
Fa a modo suo."




Trovato qui: http://www.bardelli.it

venerdì 9 aprile 2010

Arthur Lee and Love



Ho scoperto i Love recentemente ascoltando alcune canzoni su Youtube dall'album Forever Changes uscito nel dicembre del 1967.

I Love si formano nel 1965 a Los Angeles, California.
Il loro suono si ispira inizialmente al folk-rock dei Byrds, per essere poi influenzato da diversi stili tra rock and roll, blues, garage, psychedelia, fino ad arrivare all'acid rock.



Il leader del gruppo è Arthut Lee (chitarra e voce) che fonda con alcuni musicisti sconosciuti Michael Stuart (batteria, percussioni), Ken Forssi (basso), Bryan MacLean (chitarra ritmica e voce) e Johnny Echols (chitarra solista e voce) i Grass Roots, poi Love.
La band viveva in una comune in una villa un tempo proprietà dell'attore horror Bela Lugosi e i primi due album includono foto scattate nel giardino di quella casa.

mercoledì 7 aprile 2010

Blythe doll



Sono forse un po' cresciuta per giocare con le bambole, ma adoro le Blythe!!!

Blythe è una fashion doll, alta circa 28 cm,
con una testa sproporzionatamente grande. La sua caratteristica sono gli occhi che cambiano colore tirando una corda fissata sul retro della testa.

Blythe Doll è stata creata nel 1972 dai designer Allison Katzman a Marvin Glass ispiratisi ai disegni degli anni 60 di Margaret Keane. Prodotta ad Hong Kong, fu commercializzata negli Stati Uniti dalla ditta Kenner Prodicts solo per un anno. Vi erano quattro modelli: una brunetta con la frangia, una bionda pettinata con le righa in mezzo, una rossa con la frangia ed una bruna scura con la frangia. La prima collezione prevedeva dodici abiti diversi e quattro parrucche dai colori vivaci.

Nel 1997 viene regalata una bambola Blythe alla produttrice e fotografa Gina Garan che nel 2000 pubblica il libro fotografico "This is Blythe".
Nel 2001 la società giapponese di giocattoli Takara inizia la produzione delle nuove edizioni di bambole Blythe (New Blythe) con immediato successo grazie anche ad un azzeccattisimo marketing, con apice nella
primavera del 2009, quando Alexander McQueen per lanciare la nuova linea Target, utilizza le Blythe Dolls nella campagna pubblicitaria.
La produzione attuale prevede
due modelli di bambole Blythe: l'originale di 28 cm e la "Petit Blythe" di 11,2 cm, con più di 130 vestiti per il primo modello e 280 per il secondo, ad un prezzo che può variare dai 60 ai 400 USD per i modelli da collezione.

Trovato qui: http://www.blythedoll.com/







lunedì 5 aprile 2010

Adoro questa pubblicità: Afri-Cola





Il marchio Afri-Cola è stato registrato nel 1931 dalla compagnia tedesca F. Blumhoffer Nachfolger GmbH., fondata nel 1864 a Colonia.
Dai primi anni 50 è il simbolo, insieme all'aranciata Bluna, del miracolo economico tedesco, ma è negli anni 60 che inizia la sua popolarità. Grazie all'innovativa decisione di Karl Flach viene ideata la nuova bottiglia dall'impugnatura facile con rientranze laterali e nasce il nuovo ed attuale marchio. L'Afri-Cola diventa una bevanda cult, segnando un capitolo importante per la storia del design tedesco.
E' del 1968 la pubblicità di Carlo Wilp “Sexy-mini-super-flower-pop-op-cola” che ne lancia l'immagine a livello internazionale.
In occasione del settantesimo anniversario di Afri-cola nel 2001, Wim Wenders firma lo spot pubblicitario "Tutto è in Afri-cola".
Nell'ultimo decennio il marchio punta sulla nuova campagna pubblicitaria “Decidere! AFRI è una scelta”: Estate o Inverno? Per sempre o per una notte? Ricordare o dimenticare? Uomo o donna? Nascono blog e community.
AFRI porta l'arte al pubblico. Con AFRI Art Award nel 2008 coinvolge ed ispira giovani artisti in interpretazioni creative dello stile di vita AFRI. "AFRI ha stile ed è stile".

Trovato qui: http://www.afri-cola.de/

domenica 4 aprile 2010

Ivan, avanguardia di poesia di strada e assalto poetico

"Le problème avec notre époque est que le futur n’est plus ce qu’il était", PAUL VALERY, Regards sur le monde actuel, 1931





Trovato qui: http://www.i-v-a-n.net/

Love "A House Is Not a Motel"

At my house I've got no shackles
You can come and look if you want to
In the halls you'll see the mantles
Where the light shines dim all around you
And the streets are paved with gold and if
Someone asks you, you can call my name

You are just a thought that someone
Somewhere somehow feels you should be here
And it's so for real to touch
To smell, to feel, to know where you are here
And the streets are paved with gold and if
Someone asks you, you can call my name
You can call my name
I hear you calling my name yeah all right now

By the time that I'm through singing
The bells from the schools of walls will be ringing
More confusions, blood transfusions
The news today will be the movies for tomorrow
And the water's turned to blood, and if
You don't think so
Go turn on your tub
And it it's mixed with mud
You'll see it turn to gray
And you can call my name
I hear you call my name

Love "Alone again or"

Yeah, said it's all right
I won't forget
All the times I've waited patiently for you
And you'll do just what you choose to do
And I will be alone again tonight my dear

Yeah, I heard a funny thing
Somebody said to me
You know that I could be in love with almost everyone
I think that people are
The greatest fun
And I will be alone again tonight my dear

sabato 3 aprile 2010

Io e Carrie Bradshaw

Pensai a lungo alle relazioni, ci sono quelle che offrono sensazioni nuove ed esotiche, quelle che sono vecchie e familiari, quelle che sollevano un sacco di domande, quelle che ti portano in posti inaspettati, quelle che ti portano lontano dal punto di partenza, e quelle che ti riportano in dietro, ma la relazione più importante, difficile ed emozionante e quella che si ha con se stessi.

Forse sono i nostri errori a determinare il nostro destino. Senza quelli che senso avrebbe la nostra vita? Probabilmente se non cambiassimo mai strada non potremmo innamorarci, avere un figlio, essere ciò che siamo. Del resto le stagioni cambiano, e così pure le città. La gente entra nella tua vita e poi ne esce, ma è confortante sapere che coloro che ami rimangono per sempre impressi nel tuo cuore.

I computer si rompono, la gente muore, le relazioni finiscono... la cosa migliore da fare è prendere fiato e... riavviare.


venerdì 2 aprile 2010

Io e Bridget Jones

PROPOSITI PER L'ANNO NUOVO

Cose da evitare:
- Bere più di quattordici alcolici la settimana.

- Fumare.

- Buttar via soldi per: impastatrici, gelatiere o altri marchingegni da cucina che non userò mai; libri di autori illeggibili da mettere in libreria per fare scena; biancheria sexy, inutile in quanto sfidanzata.
- Comportarsi in modo sciatto in casa: fingere sempre che qualcuno ti stia osservando.
- Spendere più di quel che guadagno.
- Perdere il controllo della posta in arrivo.

- Cadere vittima di: alcolizzati, stressati dal lavoro, allergici alle relazioni serie, gente fidanzata o sposata, misogini, megalomani, maschilisti, cialtroni sentimentali o scrocconi, pervertiti.
- Perdere la pazienza con mamma (...).
- Prendersala per gli uomini: meglio essere calma e fredda come una regina delle nevi.
- Prendersi cotte: meglio cercare di instaurare rapporti basati su una valutazione ponderata del carattere.
- Sparlare della gente: meglio trovare qualcosa di buono in tutti.
(...)
- Essere depressa perchè non ho il fidanzato: meglio coltivare calma interiore, autorità, e stima di sé in quanto donna di un certo spessore, completa anche senza un fidanzato, in quanto è il modo migliore per trovarlo.

Cose da fare:

- Non bere più di quattordici alcolici a settimana.

- Smettere di fumare.

- Ridurre di 8 cm la circonferenza delle cosce (leggi 4 cm ciascuna), seguendo una dieta anticellulite.
- Depurarsi da tutte le sostanze estranee.
- Dare ai poveri tutti i vestiti che non metto da più di due anni.
- Migliorare la carriera e trovare un nuovo lavoro con un futuro.
- Mettere da parte i soldi sotto forma di risparmi. Se possibile cominciare a pagare anche una pensione.

- Essere più sicura di me e più decisa.
- Usare meglio il tempo.
- Non uscire tutte le sere, ma restare a casa a leggere e ad ascoltare musica classica.
- Devolvere in carità una quota dei guadagni.
- Essere più gentile e aiutare di più gli altri.
- Mangiare più verdura.
- Alzarmi subito quando mi sveglio la mattina.
- Andare in palestra tre volte la settimana, non solo per comprare tramezzini.

(...)
- Preparare delle compilation da usare a seconda dei diversi stati d'animo, in modo da avere già pronti dei nastri con musica romantica/ballabile/sexy/femminista ecc., senza dovermi trasformare in una persona stile dj bevuto come una spugna con nastri sparsi per tutto il pavimento.
- Dare vita a un rapporto funzionale con una persona adulta.
- Imparare a programmare il videoregistratore.


H.FIELDING, "Il diario di Bridget Jones", Milano, Sonzogno, 2001, pp.11-12