giovedì 22 aprile 2010

Io e Andy Warhol



Non vado mai a pezzi, perché non sono mai tutto intero.

La vita è troppo breve per prendersela per uno stupido errore.

Quando sono buono, sono molto buono, ma quando sono cattivo sono addirittura meglio.

Ho quella disperata sensazione che niente abbia senso. Allora decido di innamorarmi, ma è troppo difficile. Voglio dire, pensi costantemente a una persona ed è soltanto fantasia, non è reale, e poi diventa una cosa così coinvolgente, devi vederla di continuo e va a finire che è un lavoro come un altro.

Truman Capote dice che può avere chiunque voglia. Io non voglio chiunque posso avere.

Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo:"Che cosa avrò sbagliato?"

Io ho la malattia sociale. Devo andare fuori tutte le sere. Se sto a casa una notte comincio a parlare coi miei cani. Una volta sono stato a casa per una settimana e i miei cani hanno avuto un collasso nervoso.

Sono una persona profondamente superficiale.

Se raccogliessero tutte le frasi che ho detto capirebbero che sono un idiota e la smetterebbero di farmi domande.

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